Instagram auto-scroll è in fase di test limitati su un numero ristretto di account: si tratta di un’opzione che consente al feed di avanzare automaticamente al post successivo, riproducendo una dinamica di fruizione passiva simile a quella che abbiamo già nei Reels. Le prime segnalazioni risalgono a metà/fine luglio 2025, con screenshot e report da parte di professionisti social e creator; l’impostazione appare nel menu a tre puntini dei post o nelle opzioni di visualizzazione, ma non è disponibile per tutti e potrebbe restare un esperimento. Al momento non c’è un annuncio ufficiale di Meta sul rollout generale: le fonti parlano chiaramente di “test con alcuni utenti” e invitano a considerarne tempi e modalità come provvisori.
Instagram auto-scroll e test UI: cosa cambia nel feed
Oltre a Instagram auto-scroll, in estate sono circolate altre prove di interfacce inedite per il feed e i Reels. Tra queste, un feed “Discover” orientato a Reels e il Picture-in-Picture (PiP) per continuare a guardare i video in una finestra flottante mentre si usano altre app, funzione che Instagram ha effettivamente confermato a inizio settembre come test in corso. Queste novità vanno tutte nella direzione di una visione “lean-back”, con meno gesti manuali e più continuità di visione, pensata per massimizzare tempo speso e retention dei contenuti video. In parallelo, Instagram sperimenta insight più granulari sulle carousel, con conteggi di like per singolo frame visualizzato, segnale di una spinta verso metriche più fini sull’attenzione dell’utente.
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Perché ora si parla di Instagram auto-scroll
La discussione su Instagram auto-scroll è tornata in trend perché rimbalza tra post di creator e copertura dei media di settore. Il timing non è casuale: nello stesso periodo altre piattaforme hanno annunciato novità importanti per l’ecosistema creator, con un picco di attenzione generale sui formati video e la fruizione passiva/continua. L’evento “Made on YouTube 2025” (16–17 settembre) ha presentato nuovi strumenti basati su AI per Shorts e live, spostando i riflettori su come i feed video diventano sempre più “assistiti” dall’algoritmo e dai tool. In questo scenario competitivo, i test su Instagram auto-scroll si leggono come risposta alla domanda chiave: come far scorrere più contenuti con meno attrito, senza perdere qualità dell’esperienza.
Perché conta: impatti su creator e utenti
Se Instagram auto-scroll dovesse arrivare in modo stabile, l’impatto per i creator italiani potrebbe essere duplice. Da un lato, più esposizione potenziale ai post nel feed, soprattutto per contenuti che “agganciano” nei primi secondi/scroll. Dall’altro, rischio di calo dell’interazione attiva (commenti, salvataggi) se la fruizione diventa troppo passiva. I brand dovranno ottimizzare copertine, prime righe di caption e asset verticali compatibili con una timeline più veloce. Le variazioni UI, dal PiP ai feed sperimentali centrati sui Reels, si inseriscono nella convergenza dei formati: video sempre più lunghi in Reels, KPI di retention, insight per frame nei carousel. Chi pianifica contenuti dovrà testare creatività diverse per l’hook iniziale, misurare la capacità di trattenere oltre il primo “auto-passaggio” e valutare se Instagram auto-scroll cambia le metriche di qualità più importanti sul proprio pubblico.

Spiegone tecnico: come funziona l’Instagram auto-scroll e cosa aspettarsi
Operativamente, Instagram auto-scroll appare come toggle nelle opzioni dei post o dei Reels: una volta attivato, al termine della visualizzazione l’app avanza al contenuto successivo senza gesture manuali. Alcuni tracker e blog operativi hanno documentato i passaggi e i contesti in cui il toggle compare, confermando che si tratta di un rollout limitato con test A/B: il fatto che non sia visibile a tutti non è un bug, ma una scelta di sperimentazione. È lo stesso schema usato per PiP su Reels e per le nuove analytics dei carousel. Va ribadito che Instagram auto-scroll resta un test: tempi, piattaforme supportate e permanenza della funzione non sono garantiti. Il consiglio è trattarlo come un’ipotesi di prodotto imminente, preparandosi su asset, formati e misurazioni, ma senza basare una strategia unicamente su una feature non ancora stabile.