Che Tempo Che Fa torna su NOVE domenica 5 ottobre 2025, con partenza alle 19.30 e la consueta scansione in tre momenti: il preserale Che tempo che farà, il cuore dell’intervista Che tempo che fa e il segmento conclusivo Il Tavolo. La campagna social ufficiale conferma data e formula, compreso il teaser “hollywoodiano” già circolato sui profili del programma. La fruizione resta duplice: lineare su NOVE e streaming su discovery+, integrata dalla libreria on-demand. Per il canale di Warner Bros. Discovery, il rientro del talk di Fabio Fazio con Luciana Littizzetto è la leva principale della domenica autunnale, con progressivo svelamento di cast e presenze fisse nelle settimane precedenti alla première. Che Tempo Che Fa occupa da oltre vent’anni uno spazio unico tra informazione e cultura pop, con una storia editoriale che attraversa Rai e, dal 2023, NOVE.
Che Tempo Che Fa riparte su NOVE il 5 ottobre 2025 alle 19.30
La nuova stagione di Che Tempo Che Fa debutta domenica 5 ottobre 2025, con inizio alle 19.30 su NOVE. La scelta della domenica conferma la centralità del titolo nella strategia editoriale autunnale di Warner Bros. Discovery Italia, che ha accompagnato l’annuncio con una campagna social a tappe. Il programma è condotto da Fabio Fazio, affiancato da Luciana Littizzetto e dalla presenza di Filippa Lagerbäck, con ospiti nazionali e internazionali. L’impianto resta quello dell’intervista “di racconto” su attualità, costume e cultura, con spazio a performance e momenti leggeri nel corso della serata.
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Confermati tre blocchi a partire dalle 19:30
Come nella scorsa stagione, Che Tempo Che Fa articolerà la domenica in tre segmenti: Che tempo che farà in preserale, il corpo centrale Che tempo che fa e, a seguire, Il Tavolo. La scansione oraria prevista parte alle 19.30 e procede “intorno alle 20” con il talk principale, per poi chiudere in seconda serata con il parterre corale del Tavolo. L’offerta è integrale anche in streaming su discovery+, dove il titolo è disponibile con pagina dedicata e stagioni accessibili on-demand. Questa duplice fruizione si allinea al consumo multipiattaforma del pubblico generalista, che alterna live e recupero serale o del giorno dopo. La presenza in catalogo facilita inoltre la circolazione social delle clip: un moltiplicatore di reach che negli ultimi anni ha sostenuto awareness e fidelizzazione del marchio.
Che Tempo Che Fa guida la domenica di NOVE: obiettivi e share atteso
Per NOVE, Che Tempo Che Fa è la principale leva di share nella prima e seconda serata domenicale. L’effetto-traino del talk favorisce sia la permanenza sul canale sia la promozione incrociata di altri titoli WBD. La riconoscibilità del brand, unita al profilo trasversale degli ospiti, sostiene la competizione con i grandi appuntamenti generalisti delle reti ammiraglie. L’integrazione con discovery+ consente inoltre di capitalizzare il second screen e le conversazioni social, grazie alla distribuzione rapida delle clip e alla facile condivisibilità dei contenuti. In questo quadro, Che Tempo Che Fa punta a presidiare un territorio editoriale che unisce attualità, cultura pop e intrattenimento d’autore, tutelando il ritmo delle interviste e la cifra narrativa costruita in due decenni.
Perché il ritorno di Che Tempo Che Fa pesa su cultura pop e informazione
Che Tempo Che Fa è un ponte tra informazione e cultura di massa: convoca figure istituzionali e pop, alterna temi pubblici e storie personali, usa il tono confidenziale come chiave di accesso. Il ritorno in palinsesto non è solo una notizia televisiva ma un indicatore di filiera per editori, uffici stampa e discografia, che leggono nel talk una vetrina ancora capace di produrre agenda setting. La dinamica social amplifica il valore editoriale: l’anteprima preserale orienta il pubblico, il talk centrale fissa i momenti quotabili, Il Tavolo li estende in chiave corale e di costume. Questa architettura consente a Che Tempo Che Fa di occupare settimanalmente un segmento di racconto che favorisce empatia e conversazione, facendo da cerniera tra attualità e intrattenimento con un linguaggio accessibile.

Produzione e linguaggio: come funziona la “macchina” del programma
Che Tempo Che Fa è prodotto da l’OFFicina (Gruppo Banijay) per Warner Bros. Discovery, con un impianto produttivo che privilegia l’intervista costruita e il dialogo con immagini di repertorio, clip e contributi musicali. La scenografia e la regia valorizzano geometrie pulite e un uso misurato dei ledwall, pensati per accompagnare la conversazione anziché sovrastarla. Dal punto di vista della distribuzione, la disponibilità on-demand su discovery+ abilita capitoli e segmenti riproducibili, utili per la fruizione mobile e per i rilanci social. La presenza di presenze fisse e comprimari, in equilibrio con gli ospiti principali, fornisce il contrappunto comico e ritmico utile alla durata estesa della serata. In sintesi, il formato con cui Che Tempo Che Fa si presenta ogni domenica è il risultato di una filiera che integra produzione tv classica, publishing digitale e community management.
Che Tempo Che Fa: la storia dal 2003, da Rai3 a NOVE
Che Tempo Che Fa nasce su Rai 3 il 13 settembre 2003, ideato e condotto da Fabio Fazio, con Luciana Littizzetto e Filippa Lagerbäck come presenze cardine. Nei primi anni il programma si posiziona come varietà-talk della fascia serale del weekend, con un impianto che privilegia il colloquio “alla pari” con ospiti della politica, della cultura, della scienza e dello spettacolo. Dal 2011 si consolida la scansione con anteprima e talk, mentre nel 2015 debutta lo spin-off Che fuori tempo che fa, a testimonianza della capacità del brand di espandersi in seconda serata. Nel 2017 il titolo passa su Rai 1, dove sperimenta una platea più ampia e una programmazione maggiormente competitiva; nel 2019 si sposta su Rai 2, per poi tornare su Rai 3 dal 2020 al 2023. È un percorso che riflette scelte industriali e di posizionamento, in linea con le esigenze delle diverse reti. Nel 2023, dopo vent’anni in Rai, Che Tempo Che Fa approda su NOVE, canale di Warner Bros. Discovery, dove trova una collocazione domenicale stabile e la struttura in tre blocchi con il preserale Che tempo che farà, il talk centrale e Il Tavolo. L’arrivo su NOVE segna anche l’ingresso pieno nella logica multipiattaforma: ogni puntata è disponibile su discovery+, con clip e selezioni rilanciate sui social ufficiali, a partire dal teaser “hollywoodiano” che ha accompagnato le nuove stagioni. L’evoluzione del titolo mostra la tenuta di un linguaggio che unisce racconto, ironia e rigore nella scelta degli ospiti, con una linea editoriale che ha attraversato cambi di rete e mutamenti tecnologici senza snaturarsi.