Una foto di Papa Francesco con indosso un piumino bianco oversize da rapper accompagnato da un grande crocifisso al collo e lussuose sneaker ha spopolato sui social media ingannando milioni di utenti. L’immagine, ovviamente un fake creato dall’Intelligenza Artificiale (IA) tramite uno strumento gratuito chiamato Midjourney, è un esempio di come la tecnologia possa sfidare la verità e generare disinformazione. Come è stato possibile creare una foto simile? Quali potenziali implicazioni hanno le fake news così generate sulla società contemporanea?
Come hanno fatto a generare la fotografia fake di Papa Francesco con il piumino?
L’utente di Reddit che ha generato l’immagine ha utilizzato Midjourney, uno strumento di IA che consente di creare immagini realistiche a partire da descrizioni testuali. Dopo aver inviato una richiesta per un “Papa Francesco che drippa” l’utente ha ottenuto un risultato sorprendentemente realistico. L’immagine di Papa Francesco con il piumino è stata quindi condivisa su Reddit e ha rapidamente guadagnato popolarità su altre piattaforme social raggiungendo milioni di visualizzazioni in breve tempo.
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Midjourney è un’applicazione online basata sull’intelligenza artificiale – simile a DALL-E di OpenAI – che crea immagini partendo da descrizioni testuali, come ad esempio la fotografia di Papa Francesco che indossa un piumino. Detto in parole povere basta dire al software “creami una fotografia del papa che indossa un piumino” e l’intelligenza artificiale produrrà l’immagine. Questa tecnologia funziona sfruttando le reti neurali per analizzare e apprendere le relazioni tra parole e immagini. Grazie a questo processo il software può generare immagini realistiche basate sulle descrizioni fornite.
Le immagini generate con l’aiuto dell’intelligenza artificiale semplificano la creazione di fake news
Le immagini false generate dall’intelligenza artificiale, come quella di Papa Francesco che indossa un piumino, possono avere grande rilievo nella creazione e nella diffusione di fake news. Queste immagini, spesso definite “deep fake”, possono essere utilizzate per manipolare l’opinione pubblica, influenzare le elezioni, danneggiare la reputazione di individui e organizzazioni, creare confusione e paura. Le fake news possono anche rendere più difficile per gli utenti distinguere tra verità e finzione contribuendo così a creare a un clima di sfiducia nei media e nel mondo dell’informazione in generale.
L’informazione è minacciata dall’intelligenza artificiale?
Combattere la disinformazione nell’era digitale richiede un approccio olistico che coinvolga sia le piattaforme tecnologiche che i consumatori di informazione. Le piattaforme di social media devono migliorare i loro algoritmi per identificare e rimuovere i contenuti ingannevoli e implementare misure più rigorose per prevenire la diffusione di fake news. Allo stesso tempo, gli utenti devono essere più critici e attenti nel valutare le informazioni che incontrano online, sviluppando una maggiore consapevolezza delle fonti e delle tecniche utilizzate per manipolare la verità.
L’educazione mediatica è fondamentale per aiutare le persone a sviluppare le competenze necessarie per navigare nell’era digitale e riconoscere la disinformazione (in tal senso vi invito a seguire il corso base di informatica e nuove tecnologie che trovate sul sito). Gli individui devono imparare a valutare criticamente le informazioni che ricevono, a verificare le fonti e a essere consapevoli dei metodi utilizzati per creare e diffondere fake news.
Implicazioni morali a parte la fotografia di Papa Francesco che indossa un piumino è un colpo di genio
Oltre alla qualità dell’immagine ciò che ha colpito l’attenzione degli utenti è stata l’assoluta genialità dell’idea. Papa Francesco è un personaggio noto per la sua umiltà e per la sua vicinanza al popolo, caratteristiche che lo rendono particolarmente amato dai fedeli di tutto il mondo. Immaginare il Pontefice con indosso un piumino bianco da rapper, sneakers di lusso e un crocifisso oversize al collo è un’idea che nessuno avrebbe mai potuto concepire se non l’intelligenza artificiale.
La domanda che sorge spontanea è: fino a che punto possiamo fidarci delle immagini che vediamo online? La diffusione delle deepfake, ovvero delle immagini e dei video manipolati attraverso l’intelligenza artificiale, ha aperto un dibattito sul ruolo delle nuove tecnologie nella società e sulle possibili conseguenze della loro diffusione incontrollata.
Il lato oscuro delle DeepFake
Se da un lato le deepfake possono essere utilizzate con fini ludici e innocui, come nel caso della foto di Papa Francesco che indossa un piumino, dall’altro possono rappresentare un pericolo reale per la democrazia e la libertà di informazione. Sono sempre più numerosi i casi di immagini e video manipolati che vengono diffusi online per danneggiare la reputazione di personaggi pubblici o per diffondere false notizie.
In questo scenario è fondamentale rendere consapevoli gli utenti dell’esistenza delle deepfake e informare i cittadini sulle possibili minacce che possono rappresentare. È altresì necessario implementare misure di sicurezza e verifiche dell’autenticità delle immagini e dei video che circolano online.
In un mondo in cui la diffusione di notizie false e immagini manipolate è all’ordine del giorno gli utenti hanno la responsabilità di verificare la veridicità delle informazioni che condividono sui social network e sul web. Prima di condividere una notizia o un’immagine è importante accertarsi della loro autenticità accertandosi che provengano da fonti attendibili e verificate.
È fondamentale inoltre educare le nuove generazioni all’utilizzo responsabile delle nuove tecnologie e a sviluppare un senso critico nei confronti delle informazioni che ricevono. Solo in questo modo sarà possibile contrastare la diffusione delle fake news e garantire una corretta informazione ai cittadini.