Whatsapp Facebook e Instagram sempre più connessi. Immaginate un mondo dove con una sola app si possa inviare messaggi privati su più social network contemporaneamente (per qualcuno sarebbe un incubo!). Immaginate di poter usare Whatsapp per inviare un messaggio ad un vostro amico su Instagram (e viceversa). Immaginate di poter usare Messanger (Facebook) per spedire un messaggio Whatsapp. In altre parole immaginate di poter usare a vostro piacimento Whatsapp Facebook e Instagram (sempre più interconnessi) per contattare qualcuno a prescindere dal social network. Questo, in sintesi, è quello che avrebbe intenzione di fare META: centralizzare i servizi di messaggistica e renderli interconnessi.
Comunicazioni private e sicure su Whatsapp, Facebook e Instagram grazie alla criptografia end-to-end. Le app in futuro saranno interconnesse.
Rendere Whatsapp Facebook e Instagram interconnessi non è semplice e da qualche parte bisogna pur partire. Se la possibilità di centralizzare i servizi di messaggistica di META è ancora in alto mare molto si sta facendo per rendere i messaggi privati scambiati sui social network di Mark Zuckerberg sempre più sicuri e privati grazie alla criptografia end-to-end.
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Spiegare nel dettaglio cos’è e come funziona la criptografia end-to-end è argomento che richiederebbe forse più di un articolo. In sintesi potremmo dire che un messaggio spedito con questa tecnologia può essere letto solo da chi lo invia e da chi lo riceve, rendendo l’intercettazione della comunicazione se non impossibile (in informatica quasi nulla lo è davvero) quantomeno molto complessa.
I test sono partiti in India e a renderlo noto è stato Salman Memon (ricercatore ed esperto di app) dal suo account twitter:
Instagram is Testing end to end encrypted chat feature in india @MattNavarra @SydneyKBradley @adhutchinson @wongmjane pic.twitter.com/B9SrmoC5pn
— Salman Memon (@salman_memon_7) September 13, 2022
Se la criptografia end-to-end è il primo passo per rendere Whatsapp, Facebook e Instagram sempre più interconnessi non tutti sono felici di questa scelta di META e le critiche sono giunte proprio da chi si occupa di combattere i criminali informatici.
I dubbi di Priti Patel, Segretaria di Stato per gli affari interni del Regno Unito: “Meta rischia di tradire la sicurezza dei bambini introducendo messaggi crittografati”
Se da un lato proteggere le comunicazioni con la criptografia end-to-end è utile per tutelare la privacy delle persone dall’altro le forze dell’ordine, quando chiamate ad indagare su crimini informatici, sono impossibilitate ad intercettare i messaggi. È una coperta corta: tutelare il diritto alla privacy dei cittadini o fornire degli strumenti alle autorità per garantire la sicurezza ed evitare abusi? Nei primi anni 2000 una bella serie tv chiamata “24” con Kiefer Sutherland descriveva bene il dilemma che qui stiamo solo accennando. Gli stessi dubbi li ha avuti Priti Patel, Segretaria di Stato per gli affari interni del Regno Unito che – venuta a conoscenza dei progetti di META – ha chiesto all’azienda di Mark Zuckerberg di tornare sui suoi passi e valutare bene l’opzione di cifrare le comunicazioni complicando il lavoro delle forze dell’ordine. Questo è quanto afferma la Patel:
“I genitori devono sapere che i loro figli saranno al sicuro online. Le conseguenze di protezioni inadeguate, in particolare per le piattaforme di social media crittografate end-to-end, sarebbero catastrofiche”.
Il prossimo passo di META è rendere i sistemi di messaggistica di Whatsapp, Facebook e Instagram interconnessi
Come detto all’inizio di questo articolo lo scopo ultimo di queste migliorie in termini di protezione dei dati personali e delle comunicazioni degli utenti è rendere la piattaforma META (composta da Whatsapp, Facebook e Instagram) sempre più interconnessa. Lo scopo di Palo Alto è fare in modo che un utente possa inviare messaggi privati ai proprio contatti indipendentemente dalla app che sta utilizzando. In futuro quindi da Whatsapp si potrà interagire con Instagram e Facebook (e viceversa).