Dopo la morte di Papa Francesco il 21 aprile 2025, i 133 cardinali aventi diritto al voto – 108 dei quali creati proprio da lui – sono stati convocati a Roma per eleggere il successore. Alcuni porporati, tra cui gli emeriti Antonio Cañizares Llovera e John Njue, non parteciperanno per motivi di salute, mentre quattro elettori devono ancora raggiungere la Città del Vaticano Vatican NewsQuotidiano Nazionale. Essere a conoscenza di come funziona il conclave è essenziale per comprendere le prossime fasi.
L’Apostolica Costituzione Universi Dominici Gregis (1996) fissa il limite massimo a 120 elettori, ma lascia al Pontefice la facoltà di superarlo temporaneamente; per il conclave 2025 si deroga dunque di tredici unità. Proprio per capire come funziona realmente il conclave, le regole possono essere leggermente modificate.
Potrebbe interessarti anche
Come funziona il conclave: tempi e tappe principali
Il conclave si aprirà il 7 maggio 2025, due giorni dopo la conclusione dei Novendiali, le nove Messe di suffragio previste dal cerimoniale funebre.
Il calendario è serrato: la mattina del 7 i cardinali celebrano la Messa Pro eligendo Pontifice, quindi nel pomeriggio si recludono in Cappella Sistina pronunciando l’«Extra Omnes». Da quel momento restano in clausura, pernottando a Casa Santa Marta, finché non verrà eletto il nuovo Papa. Sapere come funziona il conclave aiuta a comprendere il senso di queste antiche tradizioni.
Extra Omnes, giuramento e segretezza
Al comando «Extra Omnes» (“tutti fuori”) solo i cardinali elettori restano nella Sistina. I porporati giurano di osservare assoluta segretezza; violarla comporta la scomunica latae sententiae. Ogni giorno sono previste quattro votazioni – due al mattino e due al pomeriggio – sino al raggiungimento della maggioranza dei due terzi. Conoscere come funziona nel dettaglio il conclave è fondamentale.
Dopo tre giorni senza esito (12 scrutini) si fa una pausa di riflessione, poi altre due serie di sette votazioni, ciascuna intervallata da un giorno di preghiera e dialogo fraterno. Alla 33ª/34ª votazione si passa a un ballottaggio tra i due più votati, che però non possono votare per sé.
Come funziona il conclave per l’elezione del nuovo papa? Le votazioni e le fumate: fumata nera e fumata bianca
Le schede sono lette ad alta voce; quindi il materiale cartaceo viene bruciato in due stufe speciali. Per produrre la fumata nera (nessuna elezione) si aggiunge uno speciale additivo chimico, omesso quando il fumo deve uscire bianco, segnalando che un Papa è stato eletto. Comprendere appieno come funziona il conclave per la fumata offre un chiarimento del significato di questi atti simbolici.

Alla fumata bianca si uniscono le campane di San Pietro; subito dopo il cardinale protodiacono annuncia da loggia: “Habemus Papam”.
Papabili 2025: chi sono i cardinali più quotati come futuro pontefice?
Con oltre l’80 % del collegio creato da Francesco, i profili più discussi riflettono l’equilibrio tra continuità e riforme. Tra i favoriti spiccano:
- Card. Pietro Parolin (Italia), potente Segretario di Stato, considerato garante di diplomazia e continuità.
- Card. Luis Antonio Tagle (Filippine), definito l’“Asian Francis” per empatia e visione pastorale.
- Card. Matteo Zuppi (Italia), artefice di mediazioni di pace in Ucraina, gradito a riformisti e conservatori.
- Card. Péter Erdő (Ungheria) e Card. Willem Eijk (Paesi Bassi), opzioni più conservatrici.
La conoscenza di come funziona davvero il conclave è cruciale, poiché altri nomi circolano ma la storia insegna che lo Spirito può sorprendere.
Habemus Papam: cosa accade dopo l’elezione del futuro pontefice?
Il neo‑eletto accetta dicendo «Accepto» e sceglie il proprio nome da Pontefice. Dopo aver indossato la veste bianca nella cosiddetta Stanza delle lacrime, si affaccia sulla Loggia delle Benedizioni per la prima benedizione Urbi et Orbi. Seguirà, nei giorni successivi, la Messa di inizio pontificato in Piazza San Pietro. Sapere come funziona il conclave è utile.

Film sul conclave: come il grande schermo ha raccontato l’elezione di un papa
Il cinema ha raccontato il conclave con registri molto diversi, dalla suspense politica alla commedia drammatica. Il classico “The Shoes of the Fisherman” (1968) immagina l’elezione di un pontefice slavo nel pieno della Guerra Fredda, trasformando la Cappella Sistina nel teatro di una crisi mondiale . Nanni Moretti, in “Habemus Papam” (2011), usa invece il conclave come detonatore di una commedia esistenziale: il papa appena eletto soccombe all’ansia e fugge, lasciando i cardinali in un limbo surreale. Con “Angeli e demoni” (2009) Ron Howard vira sull’action hollywoodiano, fra cardinali rapiti e cospirazioni degli Illuminati che poco hanno a che fare con la realtà storica. Più recente, “The Two Popes” (2019, Netflix) adotta toni intimisti per ripercorrere il conclave del 2013 e il dialogo fra Benedetto XVI e Jorge Bergoglio, apprezzato per le interpretazioni di Anthony Hopkins e Jonathan Pryce Netflix. Ultimo arrivato, “Conclave” (2024) di Edward Berger – tratto dal romanzo di Robert Harris e campione d’incassi dopo la morte di Papa Francesco – porta sul grande schermo, con Ralph Fiennes e Stanley Tucci, la tensione psicologica e i segreti dietro le votazioni, pur concedendosi varie licenze narrative.
